domenica 5 maggio 2013

I primi modi di contare..quando non c'era ancora la tecnologia!

Fin dai tempi dei Sumeri, intorno al IV millennio a.C., gli strumenti più utilizzati per effettuare conteggi in Occidente erano dei piccoli sassi: infatti, risultava molto più pratico maneggiare dei sassolini, al posto degli oggetti che si dovevano contare, ed effettuare i calcoli tramite i raggruppamenti e gli spostamenti di questi. Non è un caso che la parola "calcolo", che deriva dal latino calculus, significhi proprio "sassolino". L'utilità di questo strumento però veniva a cessare quando i numeri utilizzati erano tanto grandi. Per eliminare questo problema si passò alla costruzione di raggruppamenti: secondo un sistema numerico decimale, si considerava un certo numero di sassolini, prima una decina, poi un centinaio e successivamente un migliaio, in modo da poter valutare con maggior velocità le grandi quantità di oggetti. Per distinguere gli ordini di grandezza si potevano attuare particolari accorgimenti: si potevano costruire pietruzze di forme diverse, dove a dimensioni più grandi si facevano corrispondere valori sempre più alti, oppure i sassolini potevano assumere un determinato valore a seconda di dove venivano posizionati.
Invece, è provato che in Cina si utilizzava un metodo diverso: infatti, venivano utilizzati i numeri a bastoncini. Questi bastoncini di bambù, di legno o di avorio, venivano maneggiati su una tavola con suddivisioni in righe e colonne e il vantaggio del loro uso consisteva nella facilità e nella rapidità con cui si potevano leggere i numeri. I numeri da uno a cinque erano rappresentati allineando rispettivamente da una a cinque linee, verticali oppure orizzontali. Dal numero sei in poi si utilizzava un bastoncino orizzontale sotto al quale se ne aggiungevano di verticali, fino a rappresentare il numero nove. Arrivati alla decina si ricominciava ad utilizzare singoli bastoncini disposti in verticale.

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