La sua macchina tabulatrice era basata su un funzionamento molto semplice: un insieme di fili metallici venivano sospesi sopra il lettore di schede, poste in corrispondenza di opportune vaschette di mercurio; una volta che i fili venivano spinti sulla scheda, essi permettevano di chiudere elettricamente il circuito solo in corrispondenza dei fori praticati durante la rilevazione. Il circuito elettrico attivato consentiva l’avanzamento del relativo contatore, avvertendo l’operatore della lettura avvenuta. Proprio per questo la macchina di Hollerith è considerata la progenitrice dei moderni calcolatori elettronici.
Immagine della macchina:
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